Miquel Barceló
Giorgione à Felanitx
1984
Tecnica mista su tela
300 x 200 cm
Collezione privata

 


LA LINEA ESPOSITIVA DEL MUSEO D'ARTE MODERNA             

Il 1992 costituisce un anno di particolare importanza nell'ambito dell'attività espositiva della Città di Lugano, dopo la chiusura per ristrutturazione, durata alcuni anni, di Villa Malpensata. In concomitanza con la mostra dedicata a Thomas Hart Benton si adotta a Villa Malpensata una nuova denominazione, per dare al Museo una nuova impostazione e meglio delineare il carattere di sede privilegiata per le esposizioni cittadine con un indirizzo orientato soprattutto alla promozione dell'arte del XX secolo. Particolare attenzione è dedicata al filone espressionista, da intendere non in senso strettamente letterale ma quale allusione ad artisti dalla spiccata personalità che hanno posto l'uomo, con le sue problematiche esistenziali, al centro della propria ricerca pittorica. Il nome della Villa verrà da allora associato a quello di "Museo d'Arte Moderna della Città di Lugano", con cui oggi è conosciuta.

L'anno successivo il Museo d'Arte Moderna della Città di Lugano inaugura, con la retrospettiva dedicata a Francis Bacon, la sua specifica linea espositiva, ulteriormente sottolineata e arricchita gli anni seguenti con le retrospettive di Emil Nolde (1994), Chaïm Soutine (1995), Constant Permeke (1996), Georges Rouault (1997), Edvard Munch (1998), Amedeo Modigliani (1999), Ernst Ludwig Kirchner (2000), Marc Chagall (2001).
Il criterio di queste scelte testimonia infatti un'attenzione particolare per quegli artisti che, all'interno dell'arte moderna, rivelano interesse per l'uomo e le sue inquietudini.

Accanto alle retrospettive dedicate a grandi e illustri maestri, il Museo propone anche mostre più tecniche, rivolte a settori spesso considerati, a torto, minori rispetto alle più note produzioni pittoriche. Così è avvenuto nel 1996 quando venne presentata tutta l'opera incisa di Francisco Goya, e nel 1999 con la proposta dell'opera grafica di James Ensor.


LE MOSTRE PRECEDENTI

FRANCIS BACON
7 marzo - 20 giugno 1993
A meno di un anno dalla scomparsa dell'artista (Dublino 1909-Madrid 1992) furono proposte oltre settanta opere, fra cui alcuni importanti trittici, che documentavano la sua produzione, dagli esordi alla fine degli anni venti fino agli ultimi lavori del 1991. Alle opere fondamentali, e a tutti note, dei vari momenti della sua ricerca vennero accostati dipinti di grande rilievo fino ad allora poco conosciuti.

EMIL NOLDE
13 marzo - 5 giugno 1994
Un insieme consistente e diversificato di lavori (70 dipinti e oltre cento acquerelli e incisioni) hanno permesso di percorrere tutti i periodi e i temi della ricerca di Nolde, nome d'arte di Emil Hansen (Nolde, Germania 1867 - Seebüll 1956); dalle opere realizzate agli inizi del secolo alle vedute che lo condussero da una pittura di paesaggio sviluppata secondo un originale spirito fantastico a opere intense di marca espressionista.

CHAÏM SOUTINE
12 marzo - 18 giugno 1995
Un'antologica con più di ottanta dipinti ha permesso un approccio ampio al lavoro dell'artista (Smilovitchi, Bielorussia 1893-Parigi 1943), formatosi a Vilna in Lituania ma trasferitosi stabilmente a Parigi già nel 1913. L'esposizione documenta i vari temi della sua poetica: paesaggi, ritratti e le celebri nature morte.

CONSTANT PERMEKE
17 marzo - 2 giugno 1996
Un consistente nucleo di opere provenienti dal Museo Constant Permeke di Jabbeke e i numerosi prestiti ottenuti da musei del Belgio e dell'Olanda (una settantina in tutto, eseguite tra il 1907 e il 1951) hanno ben illustrato lo sviluppo della sua ricerca che, partendo dall'impressionismo e dal simbolismo è giunta ad un espressionismo particolare, semplificato nel tempo e caratterizzato da accenti cromatici tipicamente fiamminghi.

GEORGES ROUAULT
23 marzo - 22 giugno 1997
Una mostra che ha toccato i due versanti dell'arte di Georges Rouault (Parigi 1871-1958), proponendo settanta dipinti realizzati dal 1892 al 1956, accompagnati dalle cinquantotto incisioni del "Miserere" edite nel 1948. Documentati tutti i temi della sua poetica, da quelli a carattere biblico e religioso, al mondo del circo, alla celebre serie dei giudici, ai fiori, alle teste di donna, ai paesaggi leggendari.

EDVARD MUNCH
19 settembre - 13 dicembre 1998
Un'antologica dedicata ad uno dei padri dell'Espressionismo che, con un importante nucleo di opere grafiche e una settantina di straordinarie opere pittoriche, tra cui i celebri capolavori ''Il grido'', ''La danza della vita'', ''Le ragazze sul ponte'', ha illustrato la parabola creativa del grande maestro norvegese, dagli esordi naturalistici all'esperienza
simbolista fino ai risultati formali che preludono alla nascita della moderna pittura espressionista.

AMEDEO MODIGLIANI
28 marzo - 27 giugno 1999
L'intero percorso artistico di Amedeo Modigliani, dagli inizi livornesi nel solco dei Macchiaioli agli anni parigini, durante i quali matura un linguaggio autonomo e personale, è stato rivisitato attraverso una sessantina di dipinti, una ventina di disegni e, eccezionalmente, anche alcuni esempi della produzione scultorea, provenienti da collezioni private e musei di tutto il mondo.

ERNST LUDWIG KIRCHNER
19 marzo - 2 luglio 2000
Una raccolta di oltre cento opere ha permesso di conoscere l'iter creativo di uno dei membri fondatori del primo gruppo dell'espressionismo tedesco, "Die Brücke": dalle opere degli esordi alle vedute paesaggistiche delle alpi svizzere, non trascurando le famose e celebri "Scene di strada" ispirate alla Berlino d'inizio secolo.

MARC CHAGALL
8 marzo - 1 luglio 2001
La retrospettiva ha fornito una visione finalmente completa della produzione del grande maestro. Oltre settanta dipinti risalenti agli anni trascorsi in Russia (1908-1910) all'ultima stagione francese (1960-1980), unitamente a una quarantina di opere su carta tra acquerelli, gouache e disegni e ad alcune sculture.

EGON SCHIELE
16 marzo - 29 giugno 2003
La mostra ha ripercorso i principali temi dell'opera del grande maestro austriaco, morto a soli 28 anni, attraverso 40 tele e altrettante opere su carta. Nella sezione dei disegni, esposti al primo piano, erano presenti alcuni dei suoi più celebri nudi erotici; il secondo piano, interamente dedicato ai dipinti, ha invece permesso la scoperta di capitoli meno noti della sua produzione: la ritrattistica, i paesaggi e le vedute cittadine.

JEAN-MICHEL BASQUIAT
20 marzo - 19 giugno 2005
La retrospettiva ha ripercorso attraverso una cinquantina di dipinti, una ventina di disegni e alcune Collaborazioni eseguite con Andy Warhol e Francesco Clemente l'intero cammino artistico dell'enfant terrible del mondo dell'arte diventato in breve tempo il simbolo della cultura multietnica newyorkese degli anni ottanta. A suggellare la visita alla mostra le fotografie inedite del regista luganese Edo Bertoglio alcune delle quali scattate durante le riprese del film New York Beat, ribattezzato in seguito Downtown 81, in cui Basquiat interpretò se stesso nel ruolo principale di un'artista ancora sconosciuto nella downtown newyorkese di inizio anni ottanta.

CHRISTO E JEANNE-CLAUDE
12 marzo - 18 giugno 2006
L'ampia antologica ha documentato i principali temi e momenti della sfaccettata ricerca della celebre coppia di artisti che ha assunto un ruolo originale e di primo piano nella storia dell'arte del XX secolo. Il percorso cronologico ha evidenziato la loro peculiare evoluzione artistica: dai primi Packages e Wrapped Objects fino alla realizzazione di opere che escono dagli spazi tradizionalmente adibiti alla produzione artistica. Attraverso i disegni preparatori, gli studi, i collage ed i modelli in scala - che rappresentano vere e proprie opere d'arte - l'itinerario della mostra luganese ha offerto al pubblico la possibilità di avvicinarsi alla complessa articolazione delle fasi progettuali dei loro interventi, fino a rivelare la realizzazione delle creazioni dal carattere transitorio, di cui non resta altro che la memoria storica e le fotografie di Wolfgang Volz.



 



THE EXPOSITIVE APPROACH OF THE MUSEUM OF MODERN ART

1992 was a year of particular importance for the expositive activity of the city of Lugano, after the closure of Villa Malpensata for restructuring, which lasted for several years. Concomitantly with the exhibition dedicated to Thomas Hart Benton, Villa Malpensata was renamed in order to give the Museum a new direction and to better delineate its character as a privileged site for city exhibitions aimed particularly at to the promotion of twentieth century art. Special attention was paid to the expressionist movement, understood not in a strictly literal sense but as an allusion to artists whose striking personality placed man with his existential worries at the centre of their own pictorial career. The Villa's name would thenceforth be associated with that of "Museo d'Arte Moderna della Città di Lugano", or Museum of Modern Art of the City of Lugano as it is known today.

In the following year the Museum of Modern Art of the City of Lugano inaugurated with a retrospective dedicated to Francis Bacon, its own specific expositive approach, later underlined and enriched in the following years with retrospectives of Emil Nolde (1994), Chaim Soutine (1995), Constant Permeke (1996), Georges Rouault (1997), Edvard Munch (1998), Amedeo Modigliani (1999), Ernst Ludwig Kirchner (2000) and Marc Chagall (2001).
The criterion for these choices in fact testifies to a special focus on those artists who, within modern art, display their interest in man and his worries.

Side by side with the retrospectives devoted to great and illustrious masters, the Museum also put on more technical displays, focussing on sectors often wrongly considered as minor compared to more famous pictorial productions. This was the case in 1996, when the entire body of engravings of Francisco Goya was shown, and in 1999 with the exhibition of graphic works of James Ensor.

PREVIOUS EXHIBITIONS

FRANCIS BACON
7 March - 20 June 1993
Less than a year after the death of the artist (Dublin 1909-Madrid 1992) more than seventy works were put on display, amongst them important triptychs, which documented his production from his inception at the end of the twenties to his last works in 1991. Side by side with his well-known keynote works from different periods of his career, lesser known paintings of great prominence were also exhibited.

EMIL NOLDE
13 March - 5 June 1994
A consistent and diversified collection of 70 paintings and more than a hundred water colours and engravings covered all the periods and themes in the career of Nolde, the pseudonym of Emil Hansen (Nolde, Germany 1867 - Seebüll 1956); from the works produced at the turn of the century to his imaginative landscape paintings and later, intense expressionist works.

CHAIM SOUTINE
12 March - 18 June 1995
An anthology with over eighty paintings provided a wide-ranging approach to the work of this artist (Smilovitchi, Bielorussia 1893-Paris 1943), who was trained in Vilna, Lithuania but settled permanently in Paris from 1913 onwards. The exhibition documents the varied themes of his production: landscapes, portraits and the famous still lifes.

CONSTANT PERMEKE
17 March - 2 June 1996
A consistent body of work from the Constant Permeke Museum in Jabbeke and the many loans from museums in Belgium and Holland (around seventy in all, produced between 1907 and 1951) illustrated the development of the artist's career, starting with impressionism and symbolism and culminating in a special kind of expressionism, simplified over time and characterised by typically Flemish chromatic accents.

GEORGES ROUAULT
23 March - 22 June 1997
An exhibition which touched on the two sides of the art of Georges Rouault (Paris 1871-1958), in which seventy paintings produced between 1892 and 1956 were shown, accompanied by fifty-eight engravings of the "Miserere" published in 1948. All the themes of his production were documented, from those of a biblical and religious nature, to the world of the circus, to the famous Judges series, flowers, women's heads, legendary landscapes.

EDVARD MUNCH
19 September - 13 December 1998
An anthology dedicated to one of the fathers of Expressionism who, with an important nucleus of graphic works and some seventy extraordinary pictorial works, including the celebrated masterpieces "The Scream", "The Dance of Life", "Girls on the Bridge", illustrated the creative parabola of the great Norwegian master, from his naturalistic beginnings to the symbolist experience, up to the formal results which foreshadowed the birth of modern expressionist painting.

AMEDEO MODIGLIANI
28 March - 27 june 1999
The entire career of Amedeo Modigliani, from the early years in Livorno in the footsteps of the Macchiaioli to the Paris period, during which his own autonomous and personal language matured, is revisited in some sixty paintings, twenty drawings and exceptionally, also a few examples of his sculptures from private collections and museums around the world.

ERNST LUDWIG KIRCHNER
19 March - 2 July 2000
A collection of more than a hundred works made it possible to follow the creative path of one of the founding members of the first group of German expressionism, "Die Brücke": from the early works to the landscapes of the Swiss Alps, without forgetting the famous "Street Scenes" inspired by turn-of-the-century Berlin.

MARC CHAGALL
8 March - 1 July 2001
The retrospective provided a very complete overview of the production of the great master. Over seventy paintings dating from the years in Russia (1908-1910) to the last years in France (1960-1980), together with some forty works on paper including water colours, gouaches and drawings and a few sculptures.

EGON SCHIELE
16 March - 29 June 2003
The exhibition covered the main themes of the work of the great Austrian master, who died at the age of only 28, through 40 canvasses and as many works on paper. In the drawings section, exhibited on the first floor, some of his most famous erotic nudes were displayed; the second floor, entirely dedicated to the paintings, revealed lesser known facets of his production: portraits, landscapes and townscapes.

JEAN-MICHEL BASQUIAT
20 March - 19 June 2005
The retrospective covered in some fifty paintings, twenty drawings and a few Collaborations produced with Andy Warhol and Francesco Clemente the entire artistic career of the enfant terrible of the art world, who soon became a symbol of the New York multiethnic culture of the eighties. Completing the visit to the exhibition were original photographs by the Lugano director Edo Bertoglio, some of which were taken during the shooting of the film New York Beat, later renamed Downtown 81, in which Basquiat played himself in the principal role of an as yet unknown artist in New York's downtown at the beginning of the eighties.

CHRISTO AND JEANNE-CLAUDE
12 March - 18 June 2006
The wide-ranging anthology documented the principal themes and times of the multifaceted career of the famous couple of artists who assumed an original and front-line role in the history of twentieth century art. Their chronological career revealed their special artistic development: from the first Packages and Wrapped Objects up to the realisation of works which depart from the spaces traditionally dedicated to artistic production. Through the preparatory drawings, studies, collages and scale models - which in themselves represent genuine art works - the itinerary of the Lugano exhibition gave the public a chance to get closer to the complex articulation of the planning phases of their interventions, revealing creations of a transitory nature, of which nothing remains but the historic memory and the photographs of Wolfgang Volz.


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Miquel Barceló

Museo d'arte moderna
 6900 Lugano

12.11.2006 - 4.3.2007
 

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