IL FIUME DI STELLE. LA CREAZIONE DELLO SPAZIO SACRO
NELL'ARCHITETTURA CERIMONIALE ANDINA

Conferenza di Adine Gavazzi
 
Un incontro promosso dal Museo delle Culture di Lugano nell'ambito del ciclo "Creatività & Culture"
Con la collaborazione dell'Istituto Svizzero di Roma, sede di Milano.

Giovedì 19 novembre 2009, ore 18.00
Milano, Istituto Svizzero
Via Vecchio Politecnico 3 (Piazza Cavour)
Accesso libero

 
Foto di Beatrice Velarde - www.beatricevelarde.com
 


Per oltre 5000 anni il territorio andino è stato abitato da popoli che hanno ininterrottamente costruito centri cerimoniali immensi e longevi. Anche quando le caratteristiche della loro società hanno infine prodotto le città, le aree destinate agli spazi sacri hanno sempre mantenuto una posizione d’eccezione, sia per importanza, che per centralità. Perché lo spazio sacro nell’architettura andina è così importante? Cosa ha spinto queste culture a mantenere un legame indistruttibile con gli elementi della natura? Cosa ha consentito la sopravvivenza di questo modo di costruire e di osservare il mondo tra le popolazioni indigene contemporanee? Come si è trasformato questo pensiero? Come appare oggi? A partire dallo studio del patrimonio architettonico cerimoniale antico e indagando quello contemporaneo è possibile rispondere a queste domande, riscattare la memoria materiale e difendere l’evoluzione di quella immateriale dei popoli indigeni contemporanei. Conoscerne i caratteri significa innanzitutto restituire un passato a chi altrimenti è destinato a non avere un futuro. Questo immenso patrimonio comprende soluzioni realistiche e innovative per estendere la rete diversificata di un paesaggio che appartiene a tutti, ma appare sempre più minacciato nella biosfera ed etnosfera su un pianeta ogni giorno un po’ più piccolo.

Adine Gavazzi,
architetto e antropologa italiana e svizzera, studia l’architettura cerimoniale andina dal 1986. Dopo uno studio sugli insediamenti inca e sulla pianificazione urbanistica a Ollantaytambo, in Perù, la sua ricerca si è focalizzata sugli spazi sacri, sui centri cerimoniali e sulle capitali teocratiche. Lavora a Cahuachi, Nasca dal 1996 e più recentemente a Tiahuanaco (Bolivia) e Ventarròn (Perù), dove ha sequenziato fasi costruttive, definito una metodologia di campo e strutturato una base teorica disciplinare. Ricerca anche la tipologia architettonica delle malocas amazzoniche e l’occupazione territoriale delle società cosmocentriche di costa, sierra e selva in epoca arcaica. È ricercatrice al “Centro Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane” di Brescia e Nasca, membro del gruppo di ricerca della cattedra Unesco dell’Università di Bergamo e affiliata all’organizzazione “Architetti senza Frontiere”


Il prossimo appuntamento del ciclo "Creatività & Culture" presso l’Istituto Svizzero, sede di Milano:
giovedì 10 dicembre 2009, ore 18.00
"Il potere della parodia e della risata in una danza indigena australiana"
conferenza di Franca Tamisari, Università Ca' Foscari di Venezia


Informazioni:
Istituto Svizzero di Roma, sede di Milano: T. 0348 32 78 107 / milano@istitutosvizzero.it  www.istitutosvizzero.it
Museo delle Culture, attività di alta formazione : T. +41-58-866 72 13 / adriana.mazza@lugano.ch  www.mcl.lugano.ch
 


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